La Compagnia Arcieri del Mare, con le sue gare e i suoi traslochi; i suoi campioni e le sue frecce rotte; le sue tante feste e le sue poche arrabbiature; insomma, le sue gioie e i suoi dolori. E il suo Trofeo Ucci, simbolo di una grande mancanza e di un grande amore.
“Ucci” perchè? Fabrizio Lunghi, classe 1967, detto “uccellino” dal proverbio riese che ammonisce che all’uccellino ingordo gli si strozzò il gozzo. E lui era si ingordo ma di dare amore.
Comincia a tirare per gioco poi nel ’95 l’incontro con Stefano Giacomelli e a gennaio ’96 siamo pronti, partono ufficialmente gli Arcieri del Mare, 09ELBA. Ucci è il più giovane. Fa il consigliere e da allora sino a quando le sue forze ce la faranno, si prende 2 tra gli incarichi più ingrati del nostro bel mondo: fa le iscrizioni alle gare e ripara le innumerevoli frecce di alluminio superstiti dai corsi. È elettricista e sa fare tanto altro, la sua mano nella nostra enorme sede è più che preziosa. Il suo sorriso non manca mai sui campi, sia che si gareggi sia che si lavori. È solido, affidabile, altruista. È scherzoso, burlone, eccessivo. Riusciamo a convincerlo, almeno una volta a lasciare i suoi compound e a vestirsi medioevale. Si presenta con una tunica a mezza coscia e le gambe pelose in bella vista. Nel ’99 partecipa agli italiani di Madesimo, poi il grande amore con Antonella, allora la nostra magica segretaria. Sui campi di gara entrambi mimetici dalla testa i piedi, i capelli biondi, gli occhi azzurri come il cielo, bellissima.
Poi presto, troppo presto, problemi di salute. Gravi. Nel 2000 bruciamo la befana in piazza e lui, già sofferente, passa giorni a studiare il non facile problema della parabola di una freccia infuocata. Ce la fa e anche l’anno dopo, la tira ancora lui quella freccia infuocata, manone e occhioni rivolti al cielo, in una muta preghiera, prima di incoccare. La sua salute continua a peggiorare, ma non demorde, continua ad aiutarci da casa, telefona, iscrive alle gare, ripara, impenna.
Un grandissimo coraggio, un grandissimo altruismo. Poi sa di non avere più tempo. Lo accompagnano fino all’ultimo istante, Antonella, Stefano ed io, e lui ci chiede espressamente che sulla sua tomba ci sia la sua foto preferita con il compound mimetico. Così è stato. Ma noi… Oi noi!
L’associazione devolve tutto il suo piccolo capitale alla ricerca sui tumori e riparte da zero. È l’ottobre 2002.
Te ne sei andato Ucci, sei tornato nel mondo dei giusti, ma sei sempre qui con noi: il trofeo è in tuo onore.
Consiste in 4 gare di diverse tipologie, di cui si tengono i 3 migliori risultati, con un vincitore unico determinato attraverso dei coefficienti. Il premio gira di anno in anno, da un vincitore all’altro, ed è costituito da un trofeo gigante costruito con uno stemma di legno che Fabrizio aveva intagliato per noi e una sua freccia conficcata. Un torneo come sarebbe piaciuto a lui: serio, certo ma comunque per giocare.
Grazie Ucci. Grazie per il grande esempio di coraggio e di amore che ci hai dato.
Sei ancora qui con noi, perché l’amore non ha spazio né tempo. È per sempre.
Daniela Brambilla
Albo dei vincitori
Anno | Vincitore | Categoria |
2003 | Gabriella Pareto | CAF CO |
2004 | Luca Gasparri | CAM CO |
2005 | Luca Bellini | CAM CO |
2006 | Davide Priori | CAM CO |
2007 | Valerio Monari | CAM SI |
2008 | Lidia Marigliani | CAF RI |
2009 | Sergio De Pietro | CAM RI |
2010 | Sergio De Pietro | CAM RI |
2011 | Sergio De Pietro | CAM LB |
2012 | Pasquale D’Ascoli | CAM FS |
2013 | Lisa Adriani | CAF AN |
2014 | Stefano Giacomelli | CAM CO |
2015 | Davide Melas | SCM FS |
2016 | Davide Melas | SCM FS |
2017 | Sofia Broccardi | SCF AS |
2018 | Andrea Sani | CAM FS |
2019 | Stefano Giacomelli | CAM CO |
2020-2021 | Non disputato per pandemia Covid-19 | |
2022 | Debora Del Ministro | CAF RI |
2023 | Patrizio Anselmi | CAM RI |